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Processione del Cristo Morto

VENERDI’ 14 APRILE ORE 21 – Parrocchia San Niccolò-

Ogni anno migliaia di fedeli assistono con devozione alla storica processione del Cristo Morto di Monteprandone.
Il venerdì santo, prima della Pasqua, alla sera, tutti si ritrovano nella Chiesa di San Niccolò di Bari, arrivando da ogni parte per vivere un momento spirituale che sa unire il folclore con la preghiera, la contemplazione con la storia, la tradizione con l’attualità. Sono oltre 300 le persone del paese che vestono i ruoli dei personaggi storici che compongono la processione, dalle pie donne ai portatori, dalia banda ai chierichetti.

La confraternita della Pietà e della Morte decise, nel 1847, di avere nella processione del venerdì santo una Bara bella e preziosa che potesse essere l’orgoglio di tutti i cittadini e nella sua bellezza far contemplare e pregare il Cristo Morto. Fu così che l’artista Emidio Paci realizzò in legno la bellissima statua del Cristo morto e l’anno successivo Sante Morelli gli preparò la Bara realizzandola in legno e a misura delle stradine paesane. Nel 1851 si commissionò a Tito Boccachiodi la doratura e nel 1855 con il velluto, le stoffe, le frange d’oro e d’argento, i cuscini e i fiocchi si completò anche l’ornamento. La spesa fu di oltre 220 scudi romani.

La Bara, impiegata poi per la processione del Cristo Morto di Monteprandone, era terminata e così nel 1859 per la prima volta uscì in processione incantando i fedeli: maestosa, splendente, misteriosa, imponente e mistica. Ancora oggi l’elemento centrale della processione è la Bara e chiunque la vede ne rimane affascinato e non può fare a meno di ritornare l’anno successivo. Essa pesa oltre 400 chili e viene portata a spalla da 4 giovani (vestiti di nero) che si danno il cambio con le altre squadre lungo il percorso. Il paese illuminato con le fiaccole respira l’aria mistica e medievale.